Sabato 12 novembre – Ore 6,30 ritrovo alla Toyota a Empoli
Componenti della “spedizione” : Massimo – Sandro – Filippo – Daniele – Aldo – Stefano e poi ad Altopascio si “raccatterà” anche Marco.
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Destinazione : Cresta integrale della Roccandagia , dal passo della Tombaccia
La partenza è da Campocatino : forse una delle “partenze” più belle delle Apuane.
Un bellissimo alpeggio , proprio sopra il lago di Vagli, dominato dalla bellissima parete della Penna di Campocatino.
Solo questo meriterebbe il viaggio di circa 2 ore
“Voi che corde avete ?”, “da 60” , “il martello lo porto..” ecc…insomma i soliti preparativi e alle 9 si parte
Il 177 che parte da Campocatino è un bellissimo sentiero, sopratutto in questo periodo, quando i colori Autunnali lo rendono ancora più bello.
In circa 50 minuti si arriva al Passo della Tombaccia.
Da li inizia la vera “cavalcata”. Si abbadonda il sentiero 177 e si inizia a salire sulla cresta, su percorso facile ma portando attenzione a quello “che si tocca” : la roccia non è il massimo.
In qualche punto si trova anche un po di brina ghiacciata, non da ramponi, ma che comunque rende un po scivoloso il paleo (più del solito) e qualche roccia
La cresta iniziale è facile e con la giusta esposizione (si alterna anche tracce di sentiero)
Dalla cresta si può ammirare un bellissimo panorama : il Monte Pisanino
e il Monte Cavallo
La cresta prosegue facile
fino ad arrivare alla “trave” , un tratto della cresta in cui l”esposizione aumenta. Visto che abbiamo portato la corda è bene utilizzarla.
Massimo parte e attrezza 2 corde fisse per rendere più sicura la progressione : qualche dado qui, uno spunzone la e un paio di chiodi.
Il percorso è esposto ma non è tecnicamente difficile, anche se la corda aiuta (sopratutto a livello mentale).
Passati dalla “trave” , dopo un tratto in cresta ( ma non troppo esposta) incontriamo il Grondalpo. Un salto roccioso di circa 30 metri che si affaccia proprio sullo “Spiaggione” , una bellissima placca inclinata verso la Carcaraia
Noi, sfruttando la calata presente, attrezziamo una corda doppia , che risulta essere bella e molto panoramica.
Dopodichè affrontiamo lo “spiaggione”, una placca di roccia che scende ripidamente verso la carcaraia. Ricorda molto vagamente “la vela” del Monte Cavallo, anche per il tipo di roccia, a scaglie non molto compatte.
Questo tratto è semplice a livello tecnico, anche se va affrontato con cautela visto la roccia presente.
Alla fine dello spiaggione c”è un piccolo risalto di 2 metri (II+) e anche in questo caso attrezziamo una piccola corda fissa (sfruttanto anche una sosta presente all”inizio del risalto).
Dopodichè si prosegue dritti verso la vetta, sempre su cresta, a tratti leggermente esposta.
Ci fermiamo a mangiare proprio all”inizio della cresta finale che porta alla vetta della Roccandagia, proprio all”uscita del Canale di San Viano, davanti alla Penna di Campocatino.
Dopo il meritato pasto… si riparte, passando velocemente dalla vetta vera e propria
e scendendo dalla “normale” che porta alla Sella della Roccandagia.
Anche in questo caso la discesa non è difficile, ma per il tipo di roccia ( a scaglie non molto stabili) e bene affrontare la discesa con la massima attenzione.
Alla fine , arrivati alla sella della Roccandagia , iniziamo la discesa per ritornare sul sentiero n°177.
Rientrati sul sentiro n° 177 , ripassiamo dal Passo della Tombaccia e infine al parcheggio proprio all”inizio di Campocatino
In conclusione , La roccandagia è una bellisisma montagna, e la salita integrale della cresta partendo dal passo dela Tombaccia è un interessantissimo percorso “alpinistico”.
Quindi un bellissimo percorso alpinistico, tanto sole e ottima compagnia … cosa volere di più ? Una fetta di castagnaccio molto speziato 🙂